Chiara Guidi / Socìetas
Evento realizzato all'interno del programma Kids University Verona
www.kidsuniversityverona.it
www.facebook.com/arewehuman.verona/
Musica originale di Giuseppe Ielasi, Enrico Malatesta, Natàn Santiago Lazala
costumi Francesca Di Serio
luci Giovanni Marocco
set design Vito Matera
attrezzeria, tecnica Carmen Castellucci, Eugenio Resta
organizzazione Stefania Lora, Elena De Pascale
produzione Societas
foto Nicolò Gialain
“La trama delle fiabe giapponesi non ha il lieto fine – a differenza di quelle classiche della nostra tradizione. Alla fine rimane solo il Vuoto, e il protagonista si ritrova sempre là dove la storia era incominciata. Dunque non succede nulla? Davvero non è avvenuto nulla? Il Vuoto e il Nulla sono la stessa cosa? Oppure nel Vuoto e nel Nulla, il Vuoto e il Nulla hanno una forma che li caratterizza? Come si fa a vederla? Occorre stare fermi e ascoltare mentre i lati della stanza si riempiono di immagini luminose che vibrano e passano. Da dove vengono, dove vanno? Davvero non ho visto nulla? Oppure ciò che ho visto prima arricchisce ciò che rimane dopo e quindi il dopo è più ricco di prima?
Abbiamo bisogno della cultura infantile – e di sperimentare una verità più profonda – per vedere ciò che non c’è, per aprirci a un mondo e per aprire un mondo”.
Chiara Guidi ha scelto tre fiabe dell’antica tradizione giapponese e le ha inserite in una rappresentazione che vede i bambini partecipare in prima persona: alcuni sono invitati con lei in scena a eseguire un preciso lavoro, altri , seduti in platea, vengono sollecitati a un dialogo che intercala i racconti. I bambini, dunque, sono dentro lo spettacolo, sperimentandone in prima persona lo statuto di rappresentazione. Anche il gioco, per i bambini, ha questa valenza di rappresentazione – una realtà alternativa a quella quotidiana, altrettanto concreta e sensoriale, di cui tutto il corpo è partecipe – ma nello spettacolo il gioco si fa consapevole, e l’intelligenza si esprime attraverso una risposta e un’interrogazione continua. Chiara Guidi ha attinto alla tradizione giapponese per il carattere “arbitrario” di queste fiabe, nel senso che non rimandano ad altro che a se stesse e alle loro semplici storie: a differenza di quelle classiche della nostra tradizione, non contengono una “morale”. Liberate da ogni zavorra di implicito insegnamento, esse si librano sfrenate nell’universo fantastico dell’invenzione, e i bambini – pronti all’ascolto, alle apparizioni di ombre, all’immaginazione attiva – si muovono con loro.
CHIARA GUIDI
Chiara Guidi è una regista teatrale, attrice e cantante italiana. Fu assieme a Romeo Castellucci, Claudia Castellucci e Paolo Guidi, la cofondatrice della compagnia teatrale Socìetas Raffaello Sanzio.
Chiara Guidi si laurea in Lettere moderne all'Università di Bologna, per poi fondare, assieme al marito Romeo Castellucci, a Claudia Castellucci e a Paolo Guidi, la compagnia teatrale Socìetas Raffaello Sanzio nel 1981, occupandosi di curare il ritmo drammatico delle rappresentazioni, e la preparazione vocale e recitativa di ogni attore della compagnia.
Nel 1996/97 viene assegnato al Giulio Cesare della Socìetas Raffaello Sanzio il Premio Ubu come miglior spettacolo della stagione.
Nel 1999/2000 viene assegnato al Genesi della Socìetas Raffaello Sanzio il Premio Ubu come miglior spettacolo della stagione.
Nel 2003/2004 viene assegnato il Premio Ubu speciale al ciclo di spettacoli della Tragedia Endogonidia della Socìetas Raffaello Sanzio.
Nel 2009 è stata direttrice artistica di Santarcangelo dei Teatri - Festival Internazionale del Teatro in Piazza, in un triennio (2009-2011) concertato insieme a Enrico Casagrande dei Motus e Ermanna Montanari del Teatro delle Albe.
A fianco dell'attività teatrale, si è occupata nel tempo di teatro musicale e di didattica infantile.[1] Negli ultimi anni ha collaborato con musicisti come Scott Gibbons, Blixa Bargeld, Alexander Bălănescu e Teho Teardo.
Teatro e Critica: http://www.teatroecritica.net/2018/01/fiabe-giapponesi-di-chiara-guidi-del-vuoto-e-del-nulla/